Cos’è un sito contaminato
E’ un sito che presenta livelli di contaminazione o alterazioni chimiche, fisiche, biologiche del suolo o del sottosuolo o delle acque superficiali o delle acque sotterranee, tali da determinare un pericolo per la salute pubblica o per l’ambiente naturale o costruito.
E’ un sito che presenta livelli di contaminazione o alterazioni chimiche, fisiche, biologiche del suolo o del sottosuolo o delle acque superficiali o delle acque sotterranee, tali da determinare un pericolo per la salute pubblica o per l’ambiente naturale o costruito.
Anche se uno solo dei valori di concentrazione delle sostanze inquinanti nel suolo o nel sottosuolo o nelle acque sotterranee o nelle acque superficiali risulta superiore ai valori di concentrazione limite accettabili stabiliti, il sito risulta inquinato. (D.M. 471/99).
L’inquinamento
Viene definito inquinamento tutto ciò che è nocivo per la vita o altera in maniera significativa le caratteristiche fisico-chimiche del suolo, dell’acqua o dell’aria.
Esistono molti tipi di inquinamento, suddivisi a seconda dell’elemento inquinante o inquinato:
- Inquinamento atmosferico: inquinamento dell’aria; rilascio di inquinanti nell’atmosfera dagli impianti industriali, dagli inceneritori, dai motori degli autoveicoli e da altre fonti;
- Inquinamento idrico: inquinamento dell’acqua; contaminazione dell’acqua, dei fiumi, dei laghi e dei mari derivante da liquami o rifiuti domestici, urbani, industriali o nucleari scaricati nell’ambiente;
- Inquinamento del suolo;
- Inquinamento fotochimico;
- Inquinamento acustico: inquinamento da sorgenti acustiche;
- Elettrosmog: inquinamento da onde elettromagnetiche;
- Inquinamento luminoso: inquinamento da onde luminose;
- Inquinamento termico: inquinamento da aumento di temperatura;
- Inquinamento genetico;
- Inquinamento radioattivo/nucleare: inquinamento da sostanze radioattive;
- Inquinamento naturale;
- Inquinamento domestico;
- Inquinamento architettonico;
- Inquinamento urbano;
- Inquinamento agricolo;
- Inquinamento industriale;
- Inquinamento biologico;
- Inquinamento azotale;
Quando si parla di sostanze inquinanti solitamente ci si riferisce a prodotti della lavorazione industriale (o dell’agricoltura industriale), ma è bene ricordare che anche sostanze apparentemente innocue possono compromettere seriamente un ecosistema: per esempio latte o sale versati in uno stagno.
E’ possibile rendersi conto che le fonti di inquinamento sono moltissime e che per la massima parte derivano dal lavoro umano.
L’inquinamento del suolo è un fenomeno di alterazione della composizione chimica naturale del terreno causato dall’attività umana.
Questo tipo di inquinamento porta all’alterazione dell’equilibrio chimico-fisico e biologico del suolo, lo predispone all’erosione e agli smottamenti e può comportare l’ingresso di sostanze dannose nella catena alimentare fino all’uomo.
Le sostanze che raggiungono le falde acquifere sotterranee, inoltre, possono danneggiare il loro delicato equilibrio. Le interferenze con queste ultime possono manifestarsi e, di conseguenza, causare alterazioni pericolose nelle acque potabili, e quindi in quelle utilizzabili dall’uomo.
Diviene importante, per l’uomo, iniziare a porre rimedio in prima persona all’inquinamento in generale e ad iniziare la riconversione di quei sistemi lavorativi che hanno prodotto inquinamento e iniziare a bonificare quei siti e terreni che hanno subito l’azione inquinante grazie alle attività lavorative poco attente che l’uomo ha messo in atto sino a qualche anno fa.